Il farro: origini e caratteristiche nutrizionali
21/11/2015
Scopriamo insieme le origini e le caratteristiche nutrizionali del farro, un cereale antico dalle numerose proprietà.
Il farro aveva un ruolo importantissimo all’epoca degli antichi Romani, soprattutto nella loro alimentazione.
Il suo grande valore era legato anche all’economia, veniva utilizzato come merce di scambio e in ambito religioso era sempre ricorrente durante alcuni riti e cerimonie come i matrimoni. All’epoca romana i cereali erano considerati come vero e proprio simbolo del nutrimento divino e il farro in particolare era talmente tanto caro ai Romani, che istituirono una festa in onore della sua torrefazione a Febbraio, i Fornacalia (il nome derivava dalla Dea Fornax, “fornace”).
Ancora oggi il farro è molto amato ed utilizzato, scopriamo insieme il perché.
Come tutte le specie appartenenti al genere Triticum è un frumento che contiene glutine. Le varietà differiscono tra loro per la quantità totale di glutine contenuto e per le caratteristiche intrinseche che influenzano le proprietà tecnologiche e nutrizionali della farina e della semola. Rispetto al frumento duro o al frumento tenero, il farro contiene meno glutine e risulta più facilmente digeribile, pertanto viene meglio tollerato e meglio digerito dalle persone che presentano problematiche alimentari e digestive, esclusa la celiachia.
Dal farro si produce anche la farina che ha grandi proprietà terapeutiche anche se spesso sono poco conosciute:
- grazie all’alto contenuto di fibre la farina di farro ha proprietà benefiche per l’organismo
- facilita il transito intestinale
- la farina di farro contiene anche l’aminoacido essenziale metionina, carente in quasi tutti gli altri cereali;
Le proprietà della metionina:
- favorisce la salute dei capelli, della pelle, dei reni e del fegato
- bilancia il metabolismo
- è un disintossicante
- combatte i radicali liberi e l’endometriosi
- previene l’abbassamento del colesterolo;
Inoltre la farina di farro è povera di grassi, ricca di vitamine (A, B2 e B3) e di sali minerali (fosforo, potassio e magnesio).
Controindicazioni
Nonostante tutti i lati positivi, anche il farro presenta delle controindicazioni. E’ consigliabile la limitazione del suo utilizzo nei casi di coliti croniche a causa dei suoi effetti lassativi. Come abbiamo riportato sopra contiene glutine, pertanto non va assunto in caso di riscontrata celiachia.
Tra la linea di prodotti Strabuono, ritroviamo il farro nelle nostre “Tagliatelle di farro bio”, estremamente digeribili. Chi è allergico alle proteine del grano, potrebbe invece tollerare le proteine contenute nel farro, che risultano di più facile digeribilità.
Gli usi in cucina
In cucina dovete prestare maggiore attenzione nel cucinare questa pasta, sia in relazione ai tempi sia alla scelta dei condimenti da abbinare. Non possono mancare quindi alcuni suggerimenti dei nostri chef per cucinare al meglio un buon piatto di pasta di farro:
- cuocete il formato di pasta desiderato in abbondante acqua salata (1 litro di acqua per ogni 100 g di prodotto)
- versate nell’acqua qualche goccia d’olio per non far attaccare la pasta e giratela di tanto in tanto, perché questo formato è molto poroso e può facilmente aggrumare
- assaggiate un paio di minuti prima dello scadere del tempo di cottura indicato sulla confezione, di modo che si riesca a scolare secondo i propri gusti. Ricordate che il farro, per sua caratteristica, ha una tenuta alla cottura inferiore rispetto alla pasta di grano duro, quindi non va lasciata troppo tempo nell’acqua bollente
- usate condimenti leggeri e delicati per apprezzare appieno il sapore del farro;
Non vi resta che provarle e darci una vostra opinione!