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La soia fa male o fa bene? Cosa sapere

07/01/2016

La soia fa male o fa bene? Cosa sapere

 

Dagli anni ’90 in poi sono molti i prodotti a base di soia che sono arrivati sulle nostre tavole. Molti altri contengono soia senza che sia evidenziato espressamente in etichetta. Ad esempio le proteine isolate di soia si trovano nelle barrette proteiche per gli sportivi, nelle zuppe e nelle salse, nei cereali per la colazione dei bambini e anche negli integratori.

La ormai famosa lecitina di soia è un prodotto che è stato propagandato come capace di innumerevoli cose tra cui abbassare il colesterolo, prevenire l’osteoporosi e curare i disturbi del ciclo mestruale.

La soia è sicura?
Innanzitutto va specificato che la maggior parte dei derivati della soia sono ricavati da colture geneticamente modificate. Viene prodotta anche in Italia ma la maggior parte della soia prodotta nel mondo viene da paesi che utilizzano OGM (ad esempio USA e Cina).
Tralasciamo il discorso sugli OGM e sui pesticidi che vengono utilizzati nella loro coltura, vi diamo il consiglio anche per la soia di cercare prodotti BIOLOGICI.
Ma la soia ci fa bene?
Gli effetti a lungo termine del consumo di soia sono stati studiati da diversi centri di ricerca nel mondo e sembra che la soia provochi alcuni disturbi:
  • disfunzioni nell’apparato riproduttivo sia maschile che femminile
  • diminuizione della libido
  • sviluppareo di fenomeni di endometriosi e di menoraggia.
Anche dal punto di vista del tumore, soprattutto studiando le popolaziane asiatiche, si è scoperto che ad esempio i Giapponesi sono a minor rischio di contrarre il cancro al seno e alla prostata, ma sono a maggio rischio di contrarlo all’esofago, alla tiroide, allo stomaco e al fegato.
Come si può consumare la soia?
L’unico modo sicuro e sano di mangiarla è come fanno gli asiatici da secoli: consumare la soia fermentata.
La fermentazione aumenta la quota di oligosaccaridi con funzione prebiotica. Si tratta di zuccheri che fungono da nutrienti per i batteri benefici che colonizzano il nostro intestino.
La soia non fermentata è ricca di acido fitico che è un vero fattore anti-nutrizione. Blocca infatti l’assorbimento dei minerali essenziali per il corpo umano, come calcio, magnesio, rame, ferro, zinco.
La soia fermentata è l’unico modo sicuro di consumare questo vegetale e le sue ricette tradizionali sono:
  • Tempeh, nota anche come “la carne vegetale”, è ricavato dai semi gialli fermentati;
  • Miso, una pasta , preparata con riso e soia e lasciata fermentare per parecchi mesiviene usato come condimento
  • Natto, alimento tipico giapponese, utilizzato molto per le colazioni dato l’elevato valore proteico contenuto
  • Salsa di soia, prodotta con la fermentazione della soia aggiungendo sale ed enzimi (attenzione che la salsa  non sia stata ottenuta attraverso processi chimici e non biologici)
  • Tamari, condimento simile alla salsa, ha un grande potere nutrizionale per l’elevatissimo contenuto di antiossidanti e per le sue proprietà digestive. Tuttavia il contenuto in sale non ne rende consigliabile l’uso nelle diete povere di sodio.
Il Tofu, la lecitina, il “latte”, sono sconsigliati poichè si tratta di alimenti non ricavati dalla soia fermentata.

Solo i prodotti fermentati sono ricchi di vitamina k2, che regola la coagulazione del sangue ed è essenziale per qualsiasi funzione dell’organismo, previene cancro, osteoporosi e malattie cardiache.

Sono invece altamente consigliati e utili a diversi scopi nutrizionali i fagioli di soia: gli azuki, da non confondere con la soia verde o con la soia gialla.

Nei prossimi articoli approfondiremo gli abbinamenti tra la canapa e la soia
(rigorosamente nella sua forma fermentata!).

Nessun alimento può essere paragonato alla canapa per il valore nutritivo. Mezzo chilo di semi di canapa fornisce tutte le proteine, gli acidi grassi essenziali e la fibra necessari alla vita umana per 2 settimane.